[5] Primi giorni negli States
Hi guys,
Ormai sono negli states da qualche giorno e devo dire che sono veramente entusiasta di questa esperienza e già adesso mi sento di dire a chiunque volesse fare l’anno all’estero di farlo senza esitare perché, si, il momento della partenza è difficile, lo so; ma vedere il proprio inglese, o la lingua del paese ospitante, migliorare giorno dopo giorno; vedere la faccia stupita della gente quando alla domanda “where are you from?” si sentono rispondere “I come from Italy” o sentirsi fare complimenti per la scelta fatta e sentirsi dire buona fortuna per tutto anche da gente che non avevi mai visto prima è stupendo.
La cosa più bella che ci sia, però, è vedere delle persone, che pur non conoscendoti per niente si approcciano a te come una famiglia, la tua famiglia, pronta ad aiutarti nei momenti di bisogno, e ti aprono le porte della loro casa come farebbero con un loro figlio. È impagabile.
Anyway, I primi tre giorni di questo viaggio li ho trascorsi a New York con tutti gli altri ragazzi che, come me, dopo quei tre giorni avrebbero iniziato il vero e proprio EXCHANGE YEAR.
Sono stati tre giorni stupendi in cui ho visto posti fantastici e conosciuto persone stupende.
Non ero mai stato a New York prima d’ora, e, appunto per questo, ne sono rimasto colpito. Colpito dall’enormità dei palazzi che ti circondano al tuo passaggio sulla 5th ave, che per guardarne la sommità devi farti venire il torcicollo. Colpito dalla frenesia di una città che non ha orari, sempre colma di persone che corrono da una parte all’altra della città ben vestiti e sempre con un caffè di Starbucks in mano.
Beh insomma, mi avete capito, sono stati tre giorni stupendi,
Subito dopo questi tre giorni ho iniziato davvero a realizzare ciò che stava succedendo.
È difficile da spiegare, ho avuto il battito a mille dalle 4 di mattina, quando siamo arrivati in aeroporto, a quando sono arrivato nello stato di Washington, dopo un volo di 6 ore in cui ho pensato soltanto “ma cosa cazzo sto facendo?”.
Arrivati in aeroporto c’erano le famiglie ospitanti che ci aspettavano con un cartellone di benvenuto, non si può capire cosa si prova in quell’istante, in cui li vedi e pensi “oh mio dio, quella è la mia famiglia per il prossimo anno”, finché non lo si prova sulla propria pelle.
Arrivati nella cittadina dove abita la famiglia sono stato a vedere la scuola, che è enorme, e poi siamo andati a Seattle per vedere la partita dei Seattle Sounders, la squadra di calcio della città. È stato stupendo, adesso bisogna solo iniziare la scuola.
Ok, sta diventando troppo lungo come post,
Stay tuned,
-Mattia
New York City
2 commenti
Bellissime parole Mattia! Buona fortuna! Sei un idolo davvero, vedi di fare il bravo e soprattutto divertiti!!!!! Ci manchi già bestia!
RispondiEliminaP.S. devi rispondere "l come from FRIULI
Mattia che cazzo combini?!
RispondiEliminaPrima exchange student ora blogger come la ferragni