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My Exchange Year

"Exchange is not a year in your life. It is a life in one year."

[2] RIASSUNTO DI QUESTI ULTIMI MESI e ORIENTATION

By 06:03

Allora, premetto che mi sono preso un po’ tardi rispetto ad altri con questa storia del blog, per cui molti avvenimenti importanti riguardanti l’anno all’estero non li ho scritti, cose come il colloquio di selezione, quel delirio di carte da compilare il WepBook e, la cosa più bella, l’Orientation a Caorle, vicino a Venezia, quindi cercherò di riassumerveli.

Sul colloquio di selezione posso solo dirvi che è veramente facile e di non farvi problemi, anche perché lo passerete quasi sicuramente. Poi, una volta fatto il colloquio, dovrete compilare tutto quello splendido WepBook, si, se non lo aveste capito non è stato proprio la cosa più bella che io abbia mai visto, ma tralasciamo. La cosa che più mi è piaciuta di questo dossier, si, qualche cosa mi è piaciuta, è stata la lettera alla futura Host Family, mi ha fatto sentire un passo più vicino all’inizio della mia “avventura”.

Da quando ho finito e consegnato il WepBook non è successo quasi niente per 2 mesi quando mi è stata assegnata la sponsor organization, ossia l’associazione che mi seguirà una volta negli USA. A me è stata assegnata la Pax, che è abbastanza grande come associazione, ma che, a detta di molti, è un po’ lenta nel dare le famiglie; infatti, leggendo alcuni blog di vecchi exchange con questa associazione, ho visto che assegnano le famiglie anche a luglio/agosto. Oltre a questo aspetto, che non mi affascina, diciamo così, ho letto che, però, sono molto presenti e che organizzano vari incontri tra exchange student una volta negli States, e mi sembra stra figo.

E, infine, l’orientation, che si è tenuta a Caorle, un paese vicino a Venezia, dal 12 al 14 maggio. Devo iniziare col dire che ho avuto un sacco di fortuna perché per arrivarci mi sono bastati 40 minuti di macchina, mentre ad altri sono servite un sacco di ore in bus o, perfino, un viaggio in aereo.

È stata un’esperienza a dir poco unica, mi sono divertito tantissimo e ho conosciuto un sacco di persone che, come me, partiranno per vivere un periodo in un altro stato. Se fino a un mese fa mi sentivo “un po’ solo” a fare questa cosa, dopo l’orientation ho cambiato completamente mentalità, eravamo in 1300 e tutti con le stesse preoccupazioni e aspettative.

Oltre ai momenti di svago ci sono dei Workshop, ai quali si partecipa divisi in gruppi, a seconda di meta e associazione partner, io ero nei CINNAMON ROLLS, oppure con tutti quelli con la meta ad accomunarli. Durante questi Workshop viene spiegato come affrontare alcuni problemi che possono sorgere, come la nostalgia di casa o i problemi con la lingua, come è strutturata la scuola nel paese di destinazione oppure vengono esposte in dettaglio le regole da rispettare. Sono tutti abbastanza interessanti soprattutto perché ci sono i buddies, ossia i ragazzi che hanno già vissuto questa esperienza, a raccontare la loro esperienza.

Quindi in fin dei conti posso solo dirvi che è una delle cose più belle e non potete mancare! Un consiglio che voglio darvi è quello di presentarvi a più gente possibile senza vergognarvi perché sono davvero tutti sulla vostra stessa barca.


Ok, per ora è tutto,

Mattia 




















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