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My Exchange Year

"Exchange is not a year in your life. It is a life in one year."

[6] Primo mese negli usa

By 16:43

Hi everyone,
Devo essere sincero, mi ero ripromesso che avrei tenuto attivo il più possibile questo blog ma non ne ho davvero mai l’occasione e per quanto mi devo scusare…
Anyways, è passato ormai più di un mese da quando sono partito dall’Italia, è stato il mese più intenso e difficile, ma allo stesso tempo il più divertente di tutta la mia vita. Ad oggi mi rendo davvero conto di cosa voglia dire “carpe diem”, e di quanto sia importante cogliere davvero l’attimo. Ho provato e sto provando cosa vuol dire  vedere il tempo volare. Mi sembra ieri che ho salutato la mia famiglia, i miei amici e il mio paese, con gli occhi lucidi ma felice, perché, si, stavo salutando tutto ciò che avevo creato in sedici anni di vita per andare a 9000 km di distanza dove non avrei trovato niente di quello a cui ero abituato prima, ma sapendo che sarebbe stato qualcosa che mi avrebbe cambiato per sempre. 
È difficile riassumere questo primo mese in qualche riga, è stato davvero velocissimo ma pieno di emozioni.
Emozioni che si contrastano da un giorno all’altro, si, perché ci sono certi giorni che vorresti solo prendere il primo volo diretto per Milano Malpensa e certi giorni che non vedi l’ora di andare a scuola per stare un po’ con i tuoi “amici”. Si, l’ho messo tra virgolette, ma ci tornerò più tardi sopra. Certi giorni vorresti solo tornare a casa e certi giorni vorresti chiamare Wep e dire “hey, posso allungare il mio programma per un altro anno?”.
Ma ad oggi posso dire che non cambierei la mia scelta per niente al mondo, anche se certi giorni può essere frustante stare qui, non avere tanti amici con cui uscire e divertirti come facevi quando eri a casa o non avere nessuno con cui parlare faccia a faccia quando sei triste che ti posso dare un abbraccio che ti faccia capire che non sei solo. E' un prezzo che sono disposto a pagare per tutto questo. 
Comunque, voglio spiegare perché ho messo tra virgolette la parola amici. Da quanto ho potuto sperimentare la mentalità delle persone qui è completamente diversa, ma ne ero consapevole, solo che ciò ce non mi aspettavo era la difficoltà nel farsi dei veri amici. Mi spiego, qui il sistema a scuola è completamente diverso, e sinceramente mi piace molto di più, ho 8 materie in totale, 4 per giorni a giorni alterni, e ogni classe è con persone diverse, ma è molto difficile legare con qualcuno e non avere host siblings non aiuta. Ma la cosa che mi ha stupito di più è stata il comportamento di alcuni, che forse è dovuto solo alla curiosità per qualcosa di nuovo, che un giorno sembrano esserti migliori amici e il giorno dopo non ti salutano nemmeno se ti vedono. 
Ma tutto sommato essendo entrato nella squadra di cross country sono riuscito a farmi il mio gruppetto di amici e ne sono contento. Ed è una cosa che consiglio a chiunque volesse fare questa cosa, se ne avete la possibilità, entrate in una squadra o in un club, non chiudetevi in camera.
Anyways, oltre a questo la scuola è veramente fighissima, per la prima volta nella mia vita ho voglia di andarci, le lezioni sono coinvolgenti e divertenti e ci sono sempre un sacco di eventi, come la spirit week in cui ogni giorno bisogna vestirsi in un certo modo, l’homecoming che è il ballo di “ritorno a casa” della squadra di football (ma la mia scuola si è presa un po’ in ritardo e lo festeggia la settimana prossima) o come la partita di football il venerdì sera. Non è paragonabile a quella italiana a livello di preparazione ma a parer mio è meglio goderseli come fanno questi americani i propri anni alle superiori piuttosto che passarseli sopra i libri.

Questo post si sta facendo un po’ lungo per cui penso sia meglio concludere qui,
Stay tuned,

-Mattia 
Home game della squadra di football della scuola

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